Articoli, Interviste, Pubblicazioni

La ASILS pubblica articoli sui problemi sociali legati allo stigma sulle principali riviste di scienze mediche e sociali. Per ulteriori informazioni sulle pubblicazioni della ASILS, visitare la pagina Web ASILS Documentazione e Pubblicazioni.

Beard Jr. W., Stop the stigma on mental illness: stop it now!!! We need a grey ribbon!!!,RoseDog Books, 2012.This is a compelling story about a person growing up with a Bipolar disorder since kindergarten.
This reading will help you to realize that your brain is an organ, too. It will help you to understand why our kids need more attention than we are giving them. It will teach you the red flags to notice when something just does not seem right. It will advocate to you. It will strengthen you in a way to look more closely at yourself; close enough to say is this me? Do I have any red flags? Am I in denial when I get agitated? And, most of all, how can I help?
Goffman E., Stigma. L’identità negata, Edizioni Ombre Corte Collana Cartografie, 2003.Il saggio descrive e analizza le pratiche di inferiorizzazione sociale della diversità isolando tre casi specifici: le deformazioni fisiche, il carattere individuale e la differenza culturale e religiosa. La gestione dello stigma è presente in qualunque società, dovunque entrino in gioco delle regole morali per la definizione delle identità: ma quali sono le modalità concrete che sottopongono alcuni individui a quei giudizi morali che chiamano in causa l’appartenenza a una “categoria inferiore” dell’umanità? E quali sono le strategie di sopravvivenza, di difesa o di adattamento delle persone stigmatizzate? Qual è infine lo scarto tra l’identità sociale e l’identità personale e, in definitiva, tra la “normalità” e la “devianza”?
P Hunt P. (editor), Stigma, 1966.
Grossi A., Toniolo E., Oltre lo stigma. Strategie di prevenzione in psichiatria, Centro Scientifico, Collana Psichiatria di comunità Nr. 9, 2006.I temi dello stigma e del pregiudizio nel trattamento preventivo del disagio e delle patologie psichiatriche sono di grande attualità nella pratica medico-sociale.
Patrick W. Corrigan P. W., Roe D., Challenging the Stigma of mental illness: lessons for therapists and advocatesMental illness deprives many people of opportunities to live full and independent lives within the realms of work, relationships, housing and health care. The stigma attached to mental illness within society often compounds this problem, impeding prospects still further. Therefore, just as researchers have developed practices for dealing with the clinical problems of mental illness, they also need to develop processes for dealing with the harmful effects of stigma. Challenging the Stigma of Mental Illness provides practical strategies for addressing the two major forms of stigma: public stigma, which is prejudice and discrimination endorsed by the general population; and self-stigma, the loss of self-esteem and efficacy that occurs when an individual internalizes prejudice and discrimination.  Written by highly respected and experienced experts in the field of stigma research, this book provides a guide to all stakeholders who work to challenge discrimination and its impact. Practical worksheets and interventions guidelines are included to assist readers in facilitating the implementation of effective anti-stigma strategies within a community.
Digilio G., Pratiche e politiche per la salute mentale. «Insieme contro lo Stigma»:esperienze e progetti a Roma, Editore Armando, 2005Il volume descrive le attività di riabilitazione e di inclusione sociale delle persone con sofferenza mentale.
Perrotta R. (a cura di), Un cuore di farfalla. Studi su disabilità fisica e Stigma, Franco Angeli Editore, Collana Sociologia, 2010Chi è definito “handicappato” o, con termini più recenti, “disabile”, “diversamente abile”, “diversabile”, è colpito da un marchio che lo svaluta e lo esclude. Per aprire uno spiraglio su un mondo conosciuto perlopiù attraverso immagini stereotipate, il volume raccoglie le testimonianze di giovani con disabilità fisica e di persone per loro significative – genitori, insegnanti di sostegno, fisioterapisti e medici – ed esamina alcune immagini dell’handicap che ci giungono attraverso le opere letterarie, i fumetti, il cinema e internet. Le tecniche della ricerca qualitativa, a cui è dedicata una parte del libro, rendono vivide e vicine le voci ascoltate, e il ricorso alle performance, testi drammaturgici costruiti a partire dalle interviste, ne accresce l’efficacia. A completamento del testo vi sono: un’introduzione all’uso delle performance nelle scienze sociali, un glossario che presenta il bagaglio concettuale dell’Interazionismo simbolico e della sociologia fenomenologica e una bibliografia ragionata che illustra la letteratura sui temi trattati. Un libro articolato e “smontabile”, dunque, in cui ogni capitolo ha una sua autonomia, in modo che il lettore possa concentrare l’attenzione sulle parti che più gli interessano. L’intenzione degli autori è quella di raggiungere, oltre agli studiosi delle scienze sociali, anche quanti con la disabilità hanno a che fare, per la loro professione o per questioni personali.